PADELLI 6: in occasione del gol non ha colpe. Anzi, è bravo e molto reattivo a respingere il primo colpo di testa di Kalinic, ma sbaglia la difesa a non coprire bene su Alonso, lasciando così il portiere completamente inerme. Sempre qualche patimento di troppo quando si tratta di rinviare, e esce sempre troppo poco. Pecche che può, e deve, cercare di correggere.
PERES 6.5: impalpabile fino al 25′ della ripresa, quando confeziona un assist al bacio nella ripresa che gli vale un voto intero in più. Vede benissimo partire Quagliarella, e lo serve in maniera splendida, permettendo il Toro di arrivare al 2-1. Male il primo tempo, dove manca di concretezza sia in attacco, sia in difesa, e non a caso segna Alonso, che attacca dalla sua parte. Non la migliore delle sue partite, senza dubbio, ma quel passaggio per la rimonta del Toro vale oro.
MAKSIMOVIC 7: primo tempo male, come tutta la squadra. Secondo tempo benissimo, tra i migliori. È imperioso in diversi interventi, e corre da tutte le parti del campo, come un ossesso. Ha le qualità per diventare un vero leader della difesa, e i tifosi si tengono stretto il giocatore che, confermato, vale quanto un acquisto di mercato.
GLIK 5.5: è in ritardo di condizione, il capitano granata. Fatica molto in difesa, intervenendo spesso in ritardo e apparendo sovente nervoso. Le sue prestazioni ancora “ballerine” non preoccupano: è tra i giocatori fisicamente più grossi della rosa, e necessita di tempo per entrare in forma. Involontario ma prezioso l’assist non volontario su calcio d’angolo, che favorisce il tiro-gol di Moretti.
MORETTI 7: mezzo voto in più per il gol, che dà l’avvio alle danze. Lo segna di rabbia, come a voler cacciare via tutti i pensieri, con un bellissimo colpo da kung-fu che batte Tatarusanu. È sempre attento in difesa, e non manca di farsi vedere anche in avanti, in fase di impostazione. Può essere più preciso nei lanci, ma c’è da dire che, nel primo tempo, i movimenti degli attaccanti non lo hanno aiutato.
AVELAR 6.5: è protagonista, insieme a Moretti, dell’episodio del rigore concesso e poi giustamente revocato da Tagliavento. Si fa anche male, ma resiste, e nel primo tempo è tra i pochissimi a cercare di costruire qualcosa. Nella ripresa, mantiene bene la posizione, e sembra funzionare la catena con super Baselli.
BENASSI 5: Lo si nota soltanto per un’azione al 47′ del primo tempo, quando, lanciato da Peres, è rapidissimo sulla fascia e crossa molto bene, riuscendo a guadagnare un angolo che avrebbe potuto meritare miglior sorte. Poi, nient’altro. Come per Martinez, il cambio non poteva che essere la naturale conseguenza della prestazione davvero insipida. (st 20′ ACQUAH 6.5: rispetto al compagno di squadra, entra decisamente meglio in partita, facendo a sportellate e proponendosi sovente in avanti. Non è mai facile essere concreti a gara in corso. Ci riesce)
VIVES 5.5: tanti, troppi errori a centrocampo per l’esperto giocatore granata, alla sua quinta stagione nel Toro. Ci si aspetta qualcosa di più da lui, sia in fase di interdizione, sia in quella di impostazione. Non riesce a imporsi a centrocampo, ma migliora quando Ventura gli affianca il più muscolare Acquah.
BASELLI 7.5: non fermatelo. Non fermatelo mai. Nel primo tempo fatica come il resto dei compagni, ma nel secondo tempo sale in cattedra, con delle giocate di un altro pianeta. É incredibile un’azione che conduce in solitaria lasciando sul posto tre uomini. Poi, al 32′, la perla che gli permette di siglare il suo terzo gol in tre partite con la maglia granata, uno più bello dell’altro. Un tiro da fuori che per Tatarusanu è imprendibile, e che fa esplodere di gioia l’Olimpico. Un giocatore così vale tutti i soldi spesi da Cairo in estate. Anzi, qualcosa di più. (st 39′ Gazzi sv: entra per dare sostanza al centrocampo, quando si trattava di difendere il 3-1. Non un compito difficile).
MARTINEZ 5: i segnali della settimana, e delle partite precedenti, erano stati incoraggianti. Ma l’attaccante venezuelano tradisce le attese, non riuscendo quasi mai ad incidere. Corre molto, prova a pressare, ma quando si tratta di concludere sparisce, o si fa anticipare dai difensori. Il cambio da parte di Ventura diventa di conseguenza quasi obbligato, ci vuole più concretezza. (st 15′ MAXI LOPEZ 6: entra e catechizza subito Alonso per quella bruttissima esultanza che ha fatto arrabbiare tutto lo stadio, e anche Paulo Sousa. Dialoga con Quagliarella con profitto, quasi mai perde il pallone).
QUAGLIARELLA 7.5: esperienza e qualità. Anche nel primo tempo, è l’unico che impegna seriamente Tatarusanu, con un colpo di testa che costringe il portiere a una prodezza. Nel secondo tempo detta il movimento a Peres, che lo serve benissimo, ma è altrettanto bravo a scavalcare il portiere e a segnare la rimonta dopo due soli minuti dal pareggio fimato da Moretti. Difficile mettere in discussione un attaccante così, soprattutto quando è in giornata.
All. VENTURA 7: nel primo tempo, come contro il Pescara e il Frosinone, il Toro stenta molto. Nella ripresa, invece, si trasforma. La sua mano si vede sempre molto, per quanto riguarda la fase tattica. Ma è bravo a leggere bene la partita e a cambiare in corsa, togliendo i giocatori più spenti e inserendone due più muscolari, per dare più sostanza alla squadra. Dove può arrivare il suo Toro? Quello del secondo tempo, può non porsi limiti.
Arb. TAGLIAVENTO 6.5: bravo in due occasioni. La prima è l’ammonizione ad Alonso per quell’esultanza che ha troppo un sapore polemico. La seconda è invece il retrofront sul rigore, che non c’era, dicendo chiaramente “ho sbagliato io”. Bene anche nei fuorigioco e nella gestioen delle ammonizioni. Tiene la partita con autorevolezza quando poteva innervosirsi.
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